Per ripartire non serve correre

Per molti di noi l’anno non comincia il 1° gennaio. Comincia a settembre (tra l'altro quest'anno il 1° settembre è anche un lunedì).
Le agende si riaprono, le scuole ricominciano e tutti i progetti professionali sembrano rimettersi improvvisamente a "correre".

Personalmente amo i nuovi inizi, adoro l'autunno e ho un lavoro che mi permette di stare in ascolto dei miei ritmi, perciò questo momento non mi pesa particolarmente. Ma non è detto che per tutti sia così.

Se per te questo momento dell’anno è faticoso, sappi che è del tutto normale. L’autunno, infatti, è una stagione che ci chiede di rallentare. La luce continuerà a diminuire fino al solstizio e, di conseguenza, le giornate s'accorceranno sempre di più. La natura si prepara al silenzio dell'inverno e anche dentro di noi qualcosa diventa più lento e taciturno.

Eppure là fuori, al contrario, tutto sembra accelerare. Si moltiplicano le scadenze, i progetti, gli obiettivi. Ci viene chiesto slancio e prestazione. Ma noi non siamo macchine e potremmo sentire in noi quel ritmo diverso, più naturale.

In questo movimento di ripresa della vita sociale e professionale, l'augurio che ti faccio (e che faccio anche a me stessa) è quello di rimanere in contatto con te. Con il tuo passo, con la tua direzione, con la motivazione profonda che anima ciò che fai. Perché non è correndo più veloce che arrivi più lontano. Arrivi lontano camminando con presenza e con fiducia.

Buona ripartenza a tutti noi!

Stella