Siamo umani, è normale che la nostra mente produca dei pensieri. Se a questo aggiungiamo che viviamo in una realtà piena di stimoli e che spesso ci è richiesto di occuparci simultaneamente di più cose, va da sé che la quantità dei nostri pensieri possa essere piuttosto elevata. È però difficile quantificare precisamente il numero dei pensieri che facciamo al giorno: dipende dalle ore di veglia, dalle esperienze che attraversiamo e da modalità individuali nonché da come questi pensieri vengono definiti e misurati. Se proprio vogliamo dire una cifra, la media del numero di pensieri quotidiani si potrebbe assestare sui seimila pensieri al giorno. Che, appunto, non sono pochi.
Perciò, non basta metterci in meditazione per fermare il flusso di questi pensieri. E per chi comincia a meditare aspettandosi di farcela la gestione dei pensieri può appunto rappresentare una difficoltà. Qui di seguito ti suggerisco tre semplici strategie che ti possono aiutare nel gestire i pensieri durante la meditazione.
Se paragoniamo la nostra mente a un cestino pieno di fogli appallottolati (che sono, appunto, i pensieri), il primo passo per svuotarlo – e quindi mettere ordine nella mente – è quello di accorgerci che è pieno. Per la maggior parte del nostro tempo viviamo con il cervello che rimugina senza nemmeno rendercene conto. Non giudicarti quando ti accorgi che un pensiero si affaccia alla tua mente, altrimenti non farai altro che alimentare un combattimento in cui non hai speranze di vincere. O, almeno, non così. Piuttosto nota ciò che sta avvenendo e, con gentilezza, invita la tua mente a concentrarsi nuovamente sull'oggetto della meditazione.
Hai presente cosa si fa con i bambini quando sono piccoli per evitare che piangano? Si invitano a portare l'attenzione altrove. Se il gioco con cui stanno giocando per qualche ragione deve essere abbandonato, non si cerca di convincerli con lunghi discorsi filosofici che non capirebbero. Si propone, invece, una nuova attività che attragga la loro curiosità.
Così funziona anche nella meditazione: per placare la mente, inizialmente possiamo ricorrere a degli escamotage. Uno di questi è concentrarsi sulle sensazioni fisiche. Senti l'aria fresca che entra attraverso le narici e l'aria calda che esce dalle stesse narici o dalla bocca leggermente socchiusa. Percepisci i movimenti del petto e dell'addome che cambiano nella fase di inspiro e in quella di espiro. Non pensare le sensazioni, vivile.
La meditazione ci insegna che tutto è impermanente, a non attaccarci a nulla. Anche le nostre distrazioni passano, come tutto. Basta mollare la presa e lasciar andare. Non è semplice farlo, anche questo è una questione di allenamento. Immagina che i tuoi pensieri siano nuvole in cielo e che un vento leggero ma deciso se le porti via. Per un po' continueranno ad arrivare altre nuvole ma, continuando a soffiare, capiterà di sperimentare anche la bellezza del cielo azzurro e sereno.
Prova queste tre strategie per gestire i pensieri durante la meditazione e fammi sapere com'è andata.
Chi sono
Ciao, sono Stella.
Sono una counselor a orientamento Gestalt e in questo blog ti parlo di come coltivare la tua fioritura personale.
Lavoro online e in presenza.
Il mio studio si trova a Cornuda, in provincia di Treviso, a pochi chilometri da Asolo e Montebelluna.
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